Di Camillo Maffia
Il crescendo di violenze a cui abbiamo assistito nel corso delle festività pasquali mostra purtroppo ancora una volta come quello alla libertà religiosa sia un diritto sempre meno garantito. LIREC torna a ricordare che il dibattito nell'Unione Europea ha portato alla ratifica di un Programma (European Guidelines for Freedom of Religion or Belief – FoRB) nel 2013, in base al quale l'UE si è impegnata a tutelare i diritti di credenti, non credenti e atei al suo interno e ad attuare apposite iniziative per promuoverne il rispetto oltre i propri confini.
Purtroppo gli innegabili ostacoli nell'implementazione di quel documento hanno fatto sì che tutt'oggi non sia possibile riscontrare passi avanti significativi nell'attuazione degli obiettivi che gli Stati membri si sono proposti. Al contrario, sembra che all'innegabile aumento di consenso nei riguardi delle varie forme di populismo xenofobo, più o meno incentrate sui problemi connessi ai fenomeni migratori, si sommi un'incapacità strutturale di garantire non soltanto i principi del Programma FoRB, ma perfino il “minimo sindacale” indicato dalla normativa internazionale, a partire dalle convenzioni ONU in merito all'accoglienza per i rifugiati.
Eppure noi continuiamo a credere che l'Europa potrebbe fare la differenza. E' infatti sempre possibile, per un'Unione democratica edificata sulla tolleranza e il rispetto dei diritti umani fondamentali, recuperare un ruolo centrale nella tutela e promozione del contrasto a ogni forma di persecuzione e discriminazione. Perciò non è tardi per augurarsi che la riflessione di fronte alle tragedie che stanno sconvolgendo il mondo, anziché fermarsi all'attonito accoglimento del “dato di fatto”, si volga a una comprensione più profonda delle possibilità che il futuro offre all'Europa Unita, in quanto nucleo più antico di civiltà democratica, in termini d'influenza globale nell'esportazione dei principi che ne costituiscono il fondamento e ne rappresentano gli obiettivi. Oggi FoRB è non solo un impegno che chiede in modo sempre più pressante di essere rispettato, ma anche una speranza per il futuro dell'Europa e del mondo.