Il 26 ottobre 2016 si è tenuto il Convegno promosso dalla Rivista Coscienza e Libertà, con il Patrocinio della Camera dei Deputati, in occasione delle Giornate Internazionali di Coscienza e Libertà.
Il tema del Convegno era: Le democrazie occidentali alla prova dei radicalismi identitari e dei populismi. L'Europa saprà ripartire da libertà, solidarietà e futuro?
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La giornata, articolata in due sessioni, ha visto una significativa varietà di contributi che hanno valorizzato diverse prospettive, ciascuna delle quali ha consentito ai presenti, un centinaio circa di partecipanti, di approfondire il significato e le implicazioni di fenomeni complessi come i radicalismi e i populismi, così come si manifestano oggi in Europa.
L'apertura del Convegno, a cura di Davide Romano, ha inquadrato il tema generale nell'ambito dell'impegno consolidato e ampiamente riconosciuto della rivista dell'AIDLR (Associazione Internazionale per la Difesa della Libertà Religiosa), ONG impegnata da decenni nella difesa della libertà di coscienza e di religione in Europa e nel Mondo.
L'on. vicepresidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, ha ribadito l'importanza dei fenomeni di cui si è occupato il convegno, che rappresentano una sfida per le forze politiche. In particolare, il populismo sfida le democrazie e pretende di cambiarle, rifiuta bilanciamenti e controlli, al contrario della politica, che si fonda sul pragmatismo e la dialettica tra le forze politiche nelle istituzioni. Il populismo è il sintomo della crisi della politica, incapace di comprendere e rispondere alle esigenze dei cittadini. L'on. Sereni ha sottolineato come l'idea di fondo dei populisti sia quella che si può essere più ricchi e più sicuri senza gli altri, cioè nell'isolamento e nell'uniformità. Di fronte a questa idea, è importante che le democrazie governanti realizzino riforme effettive, sfidino l'odio e l'estremismo, sostengano la crescita della vita comunitaria. Questa forma di democrazia e capacità di governo si realizza anche con l'aiuto delle organizzazioni dei cittadini e l'impegno di tutti. L'Europa deve potenziare le affinità tra i popoli e diventare una solida barriera per isolare tutte le forme di populismo e radicalismo.
L'on. Quartapelle ha sottolineato il fatto che il populismo è una sfida significativa alla democrazia rappresentativa e liberale, e ha messo in evidenza come i radicalismi e le tendenze a chiudere i propri confini non siano strategie utili a risolvere i conflitti, anzi potrebbero esacerbarli ulteriormente, destabilizzando il continente più di quanto già non accada.
Nella prima sessione del Convegno si è parlato di democrazie occidentali e radicalismi. Il tema è stato trattato a partire da un video "Le narrazioni della paura" della Dott.ssa Boccali, che ha presentato le immagini più rappresentative di quelle che sono le "paure" più pressanti e angoscianti, legate all'immigrazione, alla criminalità, al terrorismo ecc. I tre relatori successivi, i prof. Zanatta, Ceccanti e Panarari hanno individuato tre diverse prospettive da cui guardare al fenomeno del populismo, come ritorno dell'utopia unanimista, come sfida ai sistemi costituzionali e, infine, attraverso l'esemplificazione del caso Trump.
Nella seconda sessione, dedicata alle libertà e ai diritti come indicatori della qualità delle democrazie, i quattro relatori hanno presentato, in particolare, la situazione della libertà religiosa e di culto in Europa, facendo riferimento alle violazioni che si verificano dentro e fuori l'UE (Di Marzio), e alla giurisprudenza europea in generale, con alcune esemplificazioni legate alle Linee Guida che l'UE ha approvato per promuovere la Libertà di religione e credo nella politica estera (FoRB) (Prof. Annicchino, Ventura e Naso). In particolare il Prof. Naso ha identificato, nel fenomeno dell'immigrazione, un'occasione importante per promuovere la solidarietà e l'accoglienza contro ogni forma di radicalismo e populismo e ha ricordato l'importante iniziativa del corridoi umanitari, che rappreseneta un esempio concreto di come i problemi sociali possano essere risolti senza esclusioni o discriminazioni, ma attraverso l'inclusione e la solidarietà.
Nella sua conclusione, il Prof. Gutierrez ha rilevato un fenomeno opposto a quello del populismo: l'individualismo, che è altrettanto diffuso nella società contemporanea, come il primo, e ha descritto il futuro positivo che attende l'Europa attraverso le tre dimensioni "motivazione, responsabilità e sorpresa".
Questo convegno ha messo in evidenza uno spaccato della realtà contemporanea che vede, da una parte, i populismi, i radicalismi identitari, l'anti-politica, la costruzione dei muri e l'isolamento sociale delle minoranze, e dall'altra, il moltiplicarsi delle iniziative culturali, politiche ed educative, che, come questo convegno, testimoniano l'impegno fattivo di individui, gruppi e associazioni che continuano a impegnarsi per promuovere l'accoglienza, il diritto e il rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Questi ampi settori della società civile, della cultura e delle istituzioni religiose, maggioritarie e minoritarie, le più adatte a rispondere alla sfida dei populismi e radicalismi, si sono ritrovate, anche grazie all'iniziativa dell'AIDLR, che ha dato loro l'opportunità di confrontarsi per identificare le strategie utili a neutralizzare questi fenomeni, le cui basi sono l'esatto contrario dell'idea stessa di Europa.
Con questo convegno, dunque, l'AIDLR ha offerto un contributo culturale importante alla battaglia comune per la realizzazione di un'Europa unita nei valori, nei diritti, e nella difesa delle libertà, prima di tutto della libertà di coscienza, da cui scaturiscono tutte le altre, come quella di religione e credo, a cui l'iniziativa promossa da Coscienza e Libertà ha riservato un'attenzione particolare.